Torniamo a parlare di Green Economy e coltivazione della Paulownia convinti, e in questo sostenuti dai Governi di molti Paesi, che sia una risposta concreta ad uno sviluppo proficuo.
Il concetto di Green Economy ha iniziato a permeare il mercato sia perché costituisce una risposta valida alla crisi economica e finanziaria globale che si è verificata nell’ultimo decennio, sia perché i dati della ricerca ambientale e scientifica sulla salute del nostro pianeta hanno sottolineato che il progredire dei danni derivati da politiche tendenti a sfruttare il capitale naturale anziché salvaguardarlo ha causato una progressiva diminuzione di queste stesse risorse, rendendolo così meno produttivo e minando il benessere collettivo.
Questo paradigma economico prevede dunque la messa in moto di sistemi che ovviino a tutte quelle azioni che costituiscano uno sfruttamento e un detrimento delle risorse naturali, promuovendo al loro posto soluzioni che permettano di ottenere ricavi con risorse rinnovabili, adottando misure di efficientamento energetico e evitando il più possibile sprechi di risorse.
Non si tratta però di una semplice speculazione ideologica ma di una vera e propria priorità a livello politico tant’è che i vari Stati hanno messo in moto una serie di misure volte a favorire tutti coloro che investano in attività che facciano collimare la loro crescita economica con misure che rispettino l’ambiente e che ne favoriscano il benessere come, per fare alcuni esempi, la promozione, l’uso e la diffusione delle eco-tecnologie, l’adozione di misure di efficientamento energetico, l’eliminazione di sussidi nocivi. ( https://www.tronchetto-ricerca.it/coltivare-la-paulownia-una-scelta-importante-per-il-mondo-agricolo-un-investimento-consapevole-sostenuto-dalla-ricerca/)
Abbiamo più volte spiegato perché la pianta di Paulownia sia una risposta concreta a tutto questo ma vogliamo riassumerlo in breve di seguito.
Dato il suo rapido accrescimento, le piantagioni producono legno utilizzabile nella filiera del commercio di questo materiale in brevissimo tempo, ed è tutto legname certificato secondo le direttive dei Paesi dell’Unione Europea. Al contempo arricchisce i suoli in cui viene piantumata, ne mantiene il bilanciamento idrico e le sue foglie e fiori producono un humus naturale che dà la possibilità di ridurre l’uso di concimi che contengono una parte chimica. Inoltre produce biomassa e biochair e con i truciolati è possibile produrre pellets.
Non da ultimo, le sue enormi foglie sono una risorsa importante per la produzione di CO2.
E ancora più importante, tutto questo sviluppa opportunità di occupazione e dunque possibilità di rilancio economico.
Dunque, ci sembra proprio che la scelta di investire in coltivazioni di Paulownia abbia tutti i criteri di una scelta economica basata sulla concretezza.