Si è da poco approfondito il tema della Green Economy. A esso è strettamente legato il concetto di Green Building e il trinomio con la Paulownia risulta vincente sotto molteplici aspetti.
Partiamo dunque a parlare di Green Building tracciando una prima base concettuale con l’intento di approfondire a breve l’argomento tramite post completi di dati derivanti da varie indagini di mercato che, includendo i periodi di recessione economica più recenti fino a fine 2017, mostrano invece come questo mercato abbia visto una crescita costante.
Di Green Building, meglio conosciuta forse come architettura ecosostenibile, se ne parla massivamente e in modo strutturato da circa un trentennio, da quando cioè si è dovuto prendere atto che il nostro pianeta ha risorse che sono naturalmente soggette a una decrescita e a un limite, entrambi ancora più accentuati da un uso poco oculato delle stesse.
Se le filosofie più strettamente ecologiste possono essere condivisibili a seconda della sensibilità personale, lo stesso parametro non può essere applicato in termini sia economici che di salvaguardia del pianeta, della sopravvivenza sua e delle generazioni future.
In questo senso oggi un’architettura sostenibile punta a una visione che tratti il problema in modo sistemico come rapporto “funzione-uomo-natura”, pensando ad edifici che non siano semplicemente posti da o in cui vivere ma che soddisfino criteri di “sostentamento della vita”.
Naturalmente l’utilizzo di legname come materiale di costruzione di strutture e arredi in generale è da considerarsi vantaggioso sia che si guardi al concetto di Green Building che di Green Economy perché, se debitamente certificato, rientra in un sistema di eco-bilancio, con impatti ambientali positivi durante tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti.
Oltre a tutte le peculiarità evidenziate negli scorsi post (https://www.tronchetto-ricerca.it/il-mercato-del-legno-di-paulownia-garanzia-e-versatilita/) che ci permettono di considerare la pianta di Paulownia una scelta vincente, è in questo caso importante aggiungere che la sua coltivazione permette lo sviluppo di una filiera corta, garantendo così la provenienza e abbattendo sprechi economici e ecologici nel trasporto delle materie prime. Inoltre il legname ricavato soddisfa il principio di riutilizzo dei materiali, che una volta esaurita la funzione per cui sono stati preposti sono facilmente smontabili e riusabili.
Il tutto, si noti, senza rinunciare ad un ideale estetico ma cercando di piuttosto convincere che la bellezza degli edifici contribuiscono al benessere psichico delle persone.
Bellezza di cui la pianta di Paulownia è emblema stesso grazie all’incanto delle sue foglie fresche e fiori profumati.