PAULOWNIA, NON SOLO INVESTIMENTO. APPROFONDIAMO LE TRADIZIONI DI CINA E GIAPPONE.

Dopo aver eviscerato parte dei vantaggi della Paulownia come investimento, vogliamo approfondire alcune tradizioni dei Paesi da cui proviene, Cina e Giappone.

Facciamo ancora una volta un salto spazio-temporale e andiamo in Oriente, partendo dal Sol Levante, dove questa pianta, oltre che essere considerata simbolo di sacralità, è associata anche alla vita politica ufficiale.

In Giappone infatti la Paulownia, che per la sua bellezza rispecchia l’ideale di equilibrio interiore che viene ricercato nella cultura religiosa e nella quotidianità, diventa emblema anche dell’attività governativa tanto che lo stemma nel gabinetto del primo ministro riproduce proprio un’immagine stilizzata della pianta ed è riprodotta sulle banconote, in particolare sulla moneta da 500 yen.

Ma la pianta ricorre anche in altre rappresentazioni della quotidianità giapponese, nei momenti di svago. Se ne può trovare segno sulle hanafuda, ossia le carte da gioco, dove non sono presenti figure come succede da noi ma un vero e proprio erbario dove fiori e piante svelano la ricchezza del patrimonio mitologico, paesaggistico e storico di questo Paese. Nate nel XVI secolo, le hanafuda in origine erano appannaggio del divertimento della nobiltà mentre era vietato farne uso al popolo. In seguito, con l’apertura del Giappone al Mondo Occidentale, il gioco di carte si diffuse anche negli altri ceti e anche se nel corso dei secoli cambiarono regole e nomi una costante è proprio rimasta la presenza di un’immagine della Pianta di Paulownia.

Spostiamoci ora in Cina

Come avevamo accennato in un precedente articolo, in questa Nazione le virtù terapeutiche della Paulownia sono ben conosciute e sperimentate da millenni ed utilizzate nelle preparazioni medicamentose. Le foglie contengono sostanze che favoriscono una corretta attività di fegato, reni e la cistifellea, aiutando dunque l’intero apparato digestivo e contrastando i disturbi ad esso legati.  Con esse viene fatto il tè, bevanda largamente diffusa in questo Paese, ma le sue proprietà mediche non si limitano a costituire un semplice rimedio casalingo ma sono parte integrante della produzione di preparati dell’industria farmaceutica.

Da sempre, inoltre, estratti di foglie e di fiori vengono aggiunti ai prodotti cosmetici, siano essi creme, essenze o profumi. Infatti la Paulownia contiene eliotropina, un’aldeide aromatica che anche noi occidentali ben conosciamo ed utilizziamo e che è in grado di dare un aroma di vaniglia, cipria e un leggero sentore di mandorle.

Un’ultima curiosità, prima di concludere.

La pianta non è tossica, anzi, è commestibile, tant’è che se ne produce miele, ma in Oriente i suoi fiori vengono aggiunti in insalate. In realtà anche in Europa alcuni ristoranti – seppur ancora rari e ricercati – hanno inserito questi bellissimi petali per realizzare dessert esotici, aggiunti in coni riempiti di crema. Ci auguriamo che in futuro queste delizie possano arricchire più spesso anche le nostre tavole!

 

 

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